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Come funziona la cessione del credito tra privati e quali sono i rischi

La cessione del credito tra privati permette di trasferire vantaggi fiscali, ma presenta rischi come truffe, insolvenze e complessità burocratiche.


La cessione del credito tra privati è un’operazione mediante la quale un creditore (cedente) trasferisce a un altro soggetto (cessionario) il proprio diritto di credito verso un terzo debitore. Questa pratica è regolata dagli articoli 1260 e seguenti del Codice Civile e consente al cedente di incassare immediatamente una somma, cedendo il diritto di ricevere il pagamento al cessionario. La cessione può avvenire senza consenso del debitore, ma quest’ultimo deve essere informato per poter opporre eventuali eccezioni.

In questa sezione approfondiremo il funzionamento pratico della cessione del credito, i passaggi fondamentali per la sua validità, e soprattutto i rischi connessi a questa pratica, soprattutto in ambito privato, come la possibile insolvenza del debitore, l’assenza di notifiche formali o la mancata verifica della validità del credito ceduto.

Come funziona la cessione del credito tra privati

La cessione del credito si articola in tre fasi principali:

  1. Accordo tra cedente e cessionario: le parti convengono la cessione del credito e concordano il prezzo o le modalità di pagamento.
  2. Notifica al debitore: anche se non strettamente obbligatoria per la validità della cessione, la comunicazione al debitore è fondamentale per evitare che questi paghi due volte o ignori il nuovo creditore.
  3. Esecuzione del pagamento: il debitore paga direttamente al cessionario una volta informato, o altrimenti rimane obbligato verso il cedente fino a notifica.

Dal punto di vista formale, la cessione può essere anche tacita, ma per evitare controversie è sempre consigliabile redigere un documento scritto, che specifichi il credito ceduto e le condizioni.

I rischi principali della cessione del credito tra privati

  • Insolvenza del debitore: il cessionario si assume il rischio che il debitore non paghi, a meno che non sia stata fatta una cessione “pro soluto” che garantisca il credito.
  • Credito inesistente o contestato: il cessionario potrebbe ricevere un credito non valido o contestabile dal debitore, soprattutto se non ha condotto una verifica accurata.
  • Mancata notifica: se il debitore non viene informato formalmente, può pagare il cedente e essere poi sollevato dall’obbligo nei confronti del nuovo creditore, complicando le procedure di recupero.
  • Assenza di garanzie: in ambito privato spesso non sono previste garanzie o assicurazioni a tutela del cessionario.

Consigli per limitare i rischi

  • Redigere sempre una scrittura privata che attesti la cessione del credito con tutti i dettagli.
  • Verificare la validità e l’esistenza del credito prima della cessione.
  • Effettuare la notifica scritta al debitore per renderlo edotto del cambio di creditore.
  • Valutare la possibilità di una cessione “pro soluto” se si desidera tutelarsi dal rischio di insolvenza.
  • In caso di importi rilevanti, considerare di consultare un professionista legale.

Documentazione necessaria e requisiti per la cessione del credito tra privati

La cessione del credito tra privati è un’operazione che, seppur relativamente semplice, richiede l’osservanza di alcune formalità e la presenza di specifici documenti per tutelare entrambe le parti coinvolte. Comprendere pienamente quali sono i requisiti e la documentazione necessaria è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese e garantire la validità dell’accordo.

Documenti fondamentali per formalizzare la cessione del credito

  • Documento di identità valido di entrambe le parti: cedente e cessionario, per attestare l’identità legale.
  • Documento comprovante l’esistenza del credito: contratti, fatture, estratti conto o quietanze che dimostrino il diritto al credito oggetto di cessione.
  • Atto scritto di cessione, che può essere un contratto o una scrittura privata firmata da entrambi, in cui si specificano:
    • l’ammontare del credito;
    • la natura del credito;
    • le modalità di pagamento;
    • eventuali garanzie offerte.
  • Notifica al debitore ceduto, requisito essenziale per informare il debitore del passaggio del credito. Senza questa comunicazione, la cessione potrebbe risultare inefficace nei suoi confronti.

Requisiti legali da rispettare

Secondo l’articolo 1260 del Codice Civile italiano, la cessione del credito è valida solo se è comunicata o accettata dal debitore. Questo passaggio è cruciale per evitare che il debitore paghi due volte o neghi il pagamento al nuovo creditore.

Inoltre, è importante ricordare che non tutti i crediti sono cedibili. Ad esempio, quelli derivanti da rapporti personali strettamente legati alla fiducia tra le parti (come alcune prestazioni d’opera intellettuali) possono essere esclusi dalla cessione.

Esempio concreto di documentazione per la cessione tra privati

Immagina che Mario abbia un credito di 5.000 euro verso Luca derivante da una fornitura di materiale edile. Per cedere questo credito a Carla, Mario dovrà:

  1. Preparare un contratto scritto di cessione in cui dichiari la volontà di trasferire il credito e ne specifichi l’importo.
  2. Allegare copia della fattura originale della fornitura a Luca.
  3. Inviare una lettera raccomandata o una PEC a Luca notificandogli che da ora in poi il pagamento deve essere effettuato a Carla.
  4. Conservare tutta la documentazione per dimostrare la regolarità della cessione in caso di contestazioni.

Consigli pratici per evitare rischi

  • Verificare sempre l’effettiva esistenza e quantificazione del credito tramite documentazione ufficiale.
  • Redigere l’atto di cessione in forma scritta per evitare difficoltà probatorie.
  • Effettuare la notifica al debitore con modalità tracciabili come raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC.
  • Richiedere una copia firmata del contratto di cessione da conservare per eventuali problemi futuri.

Tabella riepilogativa della documentazione e delle fasi della cessione

Fase Documento o Azione Scopo
1 Documento di identità delle parti Verifica identità legale cedente e cessionario
2 Prova del credito (fattura, contratto) Dimostrazione del diritto oggetto di cessione
3 Atto scritto di cessione Formalizzazione dell’accordo di trasferimento
4 Notifica al debitore Effettiva efficacia della cessione nei confronti del debitore

Domande frequenti

Che cos’è la cessione del credito tra privati?

È un accordo in cui un creditore (cedente) trasferisce il diritto di ricevere un pagamento a un altro soggetto (cessionario), senza l’intervento diretto di una banca o di un ente finanziario.

Quali sono i rischi principali per il cessionario?

Il cessionario può incorrere in rischi legati all’insolvenza del debitore o a vizi formali nella cessione che ne invalidano l’efficacia.

Come si formalizza la cessione del credito?

La cessione deve essere stipulata per iscritto e notificata al debitore per essere opponibile legalmente.

Il debitore può opporsi alla cessione?

Il debitore può eccepire eventuali difetti del credito o invalidità della cessione solo dopo aver ricevuto la notifica ufficiale.

Quali sono le garanzie per il cessionario?

È consigliabile verificare la validità del credito e la solvibilità del debitore per minimizzare i rischi del trasferimento.

Elemento Descrizione Rischi associati Consigli
Parti coinvolte Cedente, cessionario e debitore Disaccordi o mancanze nella comunicazione Accordi chiari e documentati
Forma Stipula scritta e notificazione Invalidità se mancanti formalità Seguire la forma legale prevista
Validità del credito Credito effettivo e non contestato Rischio di crediti inesistenti o contestati Verifica della titolarità e validità
Solvibilità del debitore Capacità del debitore di pagare Insolvenza e mancato pagamento Valutazione approfondita del debitore

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