✅ Nel regime forfettario, i contributi INPS si calcolano applicando un’aliquota fissa sul reddito imponibile, garantendo tutele previdenziali essenziali.
Nel regime forfettario, i contributi INPS per la pensione vengono calcolati in modo semplificato rispetto ai regimi ordinari. L’importo dei contributi è basato su una percentuale fissa applicata al reddito imponibile determinato forfettariamente, senza dover calcolare i contributi su ogni singolo movimento contabile o fattura emessa.
In questo articolo approfondiremo nel dettaglio il meccanismo di calcolo dei contributi INPS nel regime forfettario, illustrando le aliquote applicate, le soglie minime e le modalità di versamento. Forniremo inoltre esempi pratici e chiarimenti utili per comprendere come venga determinato l’importo contributivo e come ciò influisca sulla futura pensione.
Calcolo dei contributi INPS nel regime forfettario
Gli artigiani, commercianti e professionisti che optano per il regime forfettario versano i contributi INPS secondo le seguenti modalità:
- Reddito imponibile: Si parte dal reddito determinato con il coefficiente di redditività specifico per il codice ATECO dell’attività svolta. Ad esempio, per un’attività con coefficiente di redditività del 78%, se il fatturato è 30.000 euro, il reddito imponibile sarà 23.400 euro (30.000 x 78%).
- Aliquota contributiva: Per gli artigiani e commercianti iscritti alla gestione INPS artigiani/commercianti, l’aliquota è generalmente intorno al 24% sui redditi eccedenti la soglia minimale.
- Contributo minimo: Indipendentemente dal reddito, esiste un minimale contributivo che deve essere versato, corrispondente al contributo che si versa su un reddito minimo stabilito annualmente (nel 2024 circa 17.953 euro).
Modalità di versamento e agevolazioni
Nel regime forfettario è prevista una riduzione del 35% dei contributi obbligatori INPS per i primi anni di attività, qualora il contribuente ne abbia i requisiti. I contributi vengono versati con cadenza trimestrale solitamente tramite modello F24.
Esempio pratico
Se un artigiano forfettario emette fatture per 40.000 euro con coefficiente di redditività del 67%, il reddito imponibile sarà 26.800 euro. Applicando un’aliquota contributiva del 24%, i contributi da versare saranno 6.432 euro, ma con il contributo minimo da rispettare e l’eventuale sconto del 35% previsto per il regime forfettario, l’importo finale potrebbe risultare inferiore.
Modalità di versamento e scadenze dei contributi INPS per forfettari
Nel regime forfettario, il versamento dei contributi INPS segue modalità semplificate rispetto ai regimi ordinari, ma richiede comunque una buona organizzazione per rispettare tutte le scadenze e evitare sanzioni.
Modalità di versamento
Gli artigiani e i commercianti che adottano il regime forfettario versano i contributi INPS tramite il Modello F24, utilizzando il codice tributo specifico per i contributi previdenziali. È importante sapere che:
- I contributi sono calcolati applicando una percentuale fissa al reddito imponibile determinato forfettariamente;
- Il versamento può essere effettuato in forma rateale o in un’unica soluzione;
- È possibile utilizzare il servizio di home banking o recarsi presso gli istituti bancari o postali per effettuare il pagamento;
- Il versamento è obbligatorio anche se il reddito annuo è inferiore alla soglia prevista, con un importo minimo contributivo;
Scadenze principali per il versamento
Le date di scadenza per il pagamento dei contributi INPS nel regime forfettario sono fondamentali per evitare multe e interessi di mora. Le principali scadenze sono:
- 16 giugno: pagamento della prima rata o della soluzione unica per l’anno in corso;
- 30 giugno: opzione di pagamento in due rate (prima rata 16 giugno, seconda rata 30 giugno con maggiorazione dello 0,40%);
- 16 settembre: seconda rata con maggiorazione dello 0,40% se non pagata entro le scadenze precedenti;
- 16 dicembre: terza rata con maggiorazione dello 0,40%;
È molto utile impostare promemoria su calendario o automatizzare i pagamenti per non perdere queste scadenze!
Esempio pratico di versamento
Supponiamo che un libero professionista nel regime forfettario abbia un reddito imponibile forfettario di 30.000 € e che la percentuale contributiva INPS sia del 25%. Ecco come calcolare e suddividere il pagamento:
| Voce | Calcolo | Importo (€) |
|---|---|---|
| Reddito imponibile | 30.000 € | 30.000,00 |
| Aliquota contributiva | 25% | – |
| Contributi dovuti | 30.000 € x 25% | 7.500,00 |
| Prima rata (16 giugno) | 50% di 7.500 € | 3.750,00 |
| Seconda rata (30 giugno con maggiorazione 0,4%) | 50% di 7.500 € + 0,4% | 3.780,00 |
Consigli pratici
- Monitorare regolarmente la propria posizione contributiva sul portale INPS per evitare sorprese;
- Conservare ricevute dei pagamenti, utili in fase di dichiarazione dei redditi e per eventuali controlli;
- Considerare la possibilità di rivolgersi a un commercialista per un supporto nella gestione delle scadenze;
- In caso di difficoltà economiche, valutare con INPS eventuali rateizzazioni o sospensioni del pagamento;
Ricorda: un’attenta pianificazione del versamento dei contributi INPS è fondamentale per mantenere la propria posizione previdenziale aggiornata e garantire una pensione adeguata nel futuro.
Domande frequenti
Come si calcolano i contributi INPS nel regime forfettario?
I contributi INPS nel regime forfettario si calcolano applicando le aliquote previdenziali sulla base imponibile ridotta, che è determinata dal reddito forfettario al netto delle deduzioni.
Qual è l’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi nel regime forfettario?
Per i lavoratori autonomi nel regime forfettario, l’aliquota contributiva INPS è generalmente del 25,72%, che può variare in base alla gestione di appartenenza.
Quando devono essere versati i contributi INPS nel regime forfettario?
I contributi INPS devono essere versati in quattro rate: il 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell’anno successivo.
I contributi versati incidono direttamente sulla pensione?
Sì, i contributi versati determinano i periodi di contribuzione validi per la pensione e influenzano l’importo dell’assegno pensionistico futuro.
Posso dedurre i contributi INPS dal reddito nel regime forfettario?
Sì, i contributi previdenziali obbligatori versati sono deducibili dal reddito imponibile ai fini IRPEF nel regime forfettario.
Quali sono le gestioni INPS coinvolte nel regime forfettario?
Le principali gestioni coinvolte sono la Gestione Separata e la gestione artigiani e commercianti, a seconda dell’attività svolta.
| Aspetto | Descrizione |
|---|---|
| Regime forfettario | Regime fiscale agevolato per le partite IVA con ricavi annuali inferiori a certe soglie |
| Base imponibile contributi | Reddito forfettario, ridotto tramite coefficienti di redditività specifici |
| Aliquota contributiva | Circa 25,72% per artigiani/commercianti; 25,98% per Gestione Separata INPS (varia a seconda dell’attività) |
| Rate di pagamento | 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre, 16 febbraio dell’anno successivo |
| Deduzione contributi | I contributi obbligatori sono deducibili dal reddito imponibile |
| Impatto sulla pensione | I contributi versati accreditano anzianità contributiva e valori per calcolo pensione |
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