✅ Sì, è possibile richiedere la NASpI anticipata anche con partita IVA già aperta, massimizzando le opportunità di autoimprenditorialità innovativa.
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS per supportare i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Tuttavia, per chi ha già una Partita IVA aperta, la possibilità di richiedere la NASpI anticipata è soggetta a specifiche condizioni. In generale, la NASpI può essere richiesta solo se si è disoccupati e non si svolge alcuna attività lavorativa autonoma o imprenditoriale che generi un reddito continuativo. Quindi, se la Partita IVA è già attiva, ma non si sta svolgendo alcuna attività o non si percepisce reddito, potrebbe essere possibile richiedere la NASpI anticipata, altrimenti l’INPS potrebbe negare la domanda.
Questo articolo approfondirà le regole e le normative relative alla richiesta della NASpI anticipata con Partita IVA aperta. Verranno esaminate le condizioni richieste dall’INPS, quali sono i requisiti necessari per accedere all’indennità in questa particolare situazione e le conseguenze fiscali e previdenziali legate alla convivenza tra NASpI e attività autonoma. Infine, saranno forniti utili consigli pratici per gestire correttamente la situazione e non incorrere in sanzioni o perdita del diritto all’indennità.
Requisiti per Richiedere la NASpI con Partita IVA Aperta
La NASpI è rivolta principalmente ai lavoratori dipendenti che restano disoccupati involontariamente. Quando si possiede una Partita IVA, la situazione si complica perché l’INPS deve verificare se l’attività autonoma sia effettivamente svolta o meno. Ecco i punti chiave:
- Partita IVA inattiva o non utilizzata: se la partita IVA è aperta ma non si esercita alcuna attività autonoma (ad esempio, non sono state emesse fatture, non si percepiscono compensi) è possibile richiedere la NASpI.
- Attività autonoma in corso: nel caso in cui si stia svolgendo regolarmente un’attività autonoma, anche in forma ridotta, la NASpI generalmente non è concessa.
- Comunicare tempestivamente: è obbligatorio comunicare all’INPS l’inizio e la cessazione di qualsiasi attività lavorativa autonoma per evitare sanzioni e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Normativa di riferimento e circolari INPS
Secondo la CIRCOLARE INPS N. 47 del 2017, la NASpI è incompatibile con qualsiasi attività lavorativa autonoma che generi reddito. Inoltre, la giurisprudenza ha chiarito che la semplice apertura della Partita IVA senza svolgimento di attività non preclude l’erogazione dell’indennità.
Come Richiedere la NASpI con Partita IVA Aperta
Per presentare la domanda di NASpI in presenza di una Partita IVA aperta, si consiglia di seguire questi passaggi:
- Verificare lo stato della Partita IVA: assicurarsi che l’attività non sia effettivamente in corso o che non vi siano compensi percepiti.
- Presentare la domanda di NASpI: compilare la domanda online tramite il portale INPS o rivolgersi a un patronato.
- Dichiarazione di non svolgimento di attività autonoma: nella domanda indicare chiaramente lo stato della partita IVA e che non si percepiscono redditi da lavoro autonomo.
- Monitorare le comunicazioni dell’INPS: rispondere tempestivamente in caso di richieste di ulteriori informazioni o controlli.
Consigli Utili per Chi ha Partita IVA e Richiede la NASpI
- Tenere traccia delle fatture emesse e dei redditi percepiti per dimostrare lo stato di inattività dell’attività autonoma.
- Valutare la chiusura temporanea o definitiva della Partita IVA se si intende usufruire della NASpI senza problemi.
- Consultare un esperto o un patronato per valutare la propria situazione specifica e per la compilazione corretta della domanda.
- Rispettare gli obblighi di comunicazione per evitare sanzioni o perdita dell’indennità.
Requisiti e Condizioni per Ottenere la Naspi Anticipata con Partita IVA Preesistente
Quando si parla di NASpI anticipata con una Partita IVA già aperta, è fondamentale comprendere i criteri specifici richiesti dall’INPS per poter accedere a questa forma di sostegno al reddito. La NASpI, infatti, è un’indennità di disoccupazione che mira a supportare i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il proprio lavoro, ma cosa succede se si ha già una Partita IVA attiva?
Chi può richiedere la NASpI anticipata?
Per poter avanzare domanda di NASpI anticipata in presenza di una Partita IVA preesistente, il lavoratore deve soddisfare alcune condizioni imprescindibili. Vediamo quali sono:
- Status di disoccupato riconosciuto: il richiedente deve risultare disoccupato e aver cessato il rapporto di lavoro dipendente involontariamente.
- Attività autonoma non prevalente: la Partita IVA deve essere utilizzata per un’attività secondaria o marginale rispetto al lavoro dipendente da cui è derivata la cessazione. Se l’attività autonoma è prevalente, la NASpI generalmente non viene erogata.
- Incompatibilità tra NASpI e redditi derivanti dall’attività autonoma: l’indennità NASpI è compatibile solo se i redditi derivanti dalla Partita IVA non superano una certa soglia.
- Non percezione contemporanea di altre forme di sostegno: non devono essere in corso altre forme di indennizzo né contributi integrativi che escludano l’erogazione della NASpI.
La soglia di reddito ammessa
Una delle condizioni più importanti riguarda il limite di reddito derivante dall’attività autonoma. L’INPS consente di percepire la NASpI, purché i guadagni da Partita IVA non superino complessivamente i 4.800 euro annui. Superata questa soglia, l’erogazione della NASpI può essere sospesa o revocata.
Esempi pratici: quando è possibile richiedere la NASpI anticipata
- Mario, ex dipendente di una società di marketing, ha aperto una Partita IVA per attività di consulenza nel tempo libero, con ricavi annui sotto i 3.000 euro. Dopo il licenziamento, può richiedere la NASpI anticipata, continuando la sua attività senza perdere il diritto all’indennità.
- Lucia, invece, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla sua attività autonoma come influencer, con un fatturato superiore ai 10.000 euro annui. In questo caso, la NASpI non può essere erogata poiché l’attività prevale su quella dipendente.
Tabella riepilogativa dei requisiti principali
| Requisito | Descrizione | Valore limite / Condizione |
|---|---|---|
| Disoccupazione involontaria | Fine rapporto di lavoro subordinato non per dimissioni volontarie | Obbligatorio |
| Reddito da attività autonoma | Guadagni derivanti dalla Partita IVA | Massimo €4.800 annui |
| Attività prevalente | Lavoro dipendente o autonomo prevalente | Prevalenza attività dipendente |
| Compatibilità con altre indennità | Non percezione contemporanea di altri sostegni incompatibili | Obbligatorio |
Consigli pratici per la domanda di NASpI con Partita IVA
- Documentare accuratamente i redditi da attività autonoma tramite dichiarazioni fiscali e ricevute per evitare contestazioni da parte dell’INPS.
- Monitorare la soglia di reddito per non superare il limite di €4.800 annui, eventualmente modulando i ricavi o modalità di fatturazione.
- Consultare un esperto in materia previdenziale per valutare la propria situazione personale e ottenere supporto nella compilazione della domanda.
- Tempestività nella richiesta: la domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro dipendente per non perdere il diritto all’indennità.
Ricordate sempre che una corretta gestione preventiva e la conoscenza approfondita dei requisiti possono fare la differenza per ottenere con successo la NASpI anticipata pur avendo una Partita IVA attiva.
Domande frequenti
Cos’è la Naspi e chi può richiederla?
La Naspi è l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS a lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Possono richiederla chi ha accumulato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti.
Si può richiedere la Naspi se si ha già una partita IVA attiva?
Sì, ma è possibile solo se l’attività autonoma non ha ancora prodotto reddito e non costituisce lavoro prevalente. In caso contrario, la Naspi potrebbe essere sospesa o revocata.
È possibile richiedere la Naspi in forma anticipata?
La Naspi può essere richiesta dopo la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, non esiste una procedura ufficiale per richiederla prima. Tuttavia, si può fare domanda subito dopo la perdita del lavoro.
Come comportarsi con la partita IVA durante la Naspi?
Se si apre una partita IVA durante il periodo di Naspi, è necessario comunicarlo all’INPS. Se l’attività autonoma cresce, la Naspi può essere sospesa o revocata.
Quali sono le conseguenze sulla Naspi se l’attività con partita IVA diventa redditizia?
Se l’attività autonoma diventa un lavoro a tempo pieno, la Naspi viene cessata, in quanto non ci si può considerare disoccupati.
| Aspetto | Dettagli |
|---|---|
| Requisiti Naspi | Almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti, perdita involontaria del lavoro |
| Partita IVA e Naspi | Compatibili solo se attività autonoma non prevalente e senza reddito significativo |
| Richiesta anticipata | Non prevista, domanda può essere fatta subito dopo la fine del lavoro dipendente |
| Comunicazione INPS | Obbligatoria se si apre partita IVA durante la fruizione della Naspi |
| Conseguenze su Naspi | Revoca o sospensione in caso di attività autonoma prevalente o redditizia |
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